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Trattamento nutrizionale in caso di gravidanza

La gravidanza è caratterizzata da profonde modificazioni endocrino-metaboliche per la donna, finalizzato a garantire il giusto apporto di energia e nutrienti al feto. In gravidanza, il fabbisogno energetico è maggiore rispetto a quello indicato per la donna adulta, si osserva infatti un aumento del metabolismo basale dovuto all’incremento della spesa energetica della madre per la sintesi di nuovi tessuti.

È necessario un crescente aumento del fabbisogno calorico e una giusta progressione ponderale, che vanno personalizzati sulla base del peso pregravidico e sulle esigenze della futura mamma. È importante tener monitorato l’aumento di peso della mamma perché un aumento inadeguato (in eccesso o in difetto) è un fattore di rischio per la salute sia della mamma che del bambino. Tuttavia, la rilevazione del peso non deve generare stress.

I livelli di assunzione di riferimento in macro e micronutrienti prevedono un aumento degli apporti con il progredire della gravidanza. Fondamentale è garantire un apporto costante di carboidrati durante la giornata per evitare incremento di trigliceridi e comparsa di chetonuria e acidosi per ipoglicemia, molto pericolosi per il feto. Il glucosio è il principale substrato energetico per il feto, substrato che da solo non riesce a sintetizzare.

Il sistema immunitario, in gravidanza, varia: diminuisce la reazione autoimmunitaria perché il bimbo non deve essere riconosciuto come non-self e aumenta il rischio di infezioni esterne. Sono pertanto cruciali misure di prevenzione e indicazioni per evitare rischi di infezioni di toxoplasmosi, listeriosi, salmonellosi.

Perché è necessario richiedere un intervento nutrizionale in caso di gravidanza?

Perché durante la gravidanza, le donne tendono a soffrire di nausee gravidiche, acidità di stomaco, stitichezza, anemia, un corretto comportamento alimentare è un validissimo e utilissimo supporto per la donna nell’affrontare queste problematiche che inficiano sulla qualità della gravidanza stessa.

Perché ò’ambiente intrauterino condiziona (fetal programming), attraverso meccanismi epigenetici, in determinate finestre temporali, la struttura e la funzione dei tessuti fetali determinando lo sviluppo in età adulta di patologie a carattere cronico-degenerativo.

L'alimentazione materna è un fattore cruciale che determina lo sviluppo durante la crescita prenatale, inducendo cambiamenti nel metabolismo postnatale e nella predisposizione alle malattie croniche nella vita adulta, attraverso fenomeni di condizionamento dell’espressione dei geni (fenomeni epigenetici) che si attuano al livello fetale durante la vita intrauterina. La denutrizione/malnutrizione in gravidanza provoca problemi di crescita nel feto e ha effetti dannosi sullo sviluppo e successivo funzionamento dei suoi organi.

Perché è sostanziale la qualità nutrizionale dell’aumento di peso materno: se l’aumento di peso è dovuto a un’alimentazione scorretta, dopo il parto sarà più difficile perderlo; se, invece, avviene con un’alimentazione corretta, dopo il parto verrà perso facilmente.

L'obesità materna aumenta il rischio di sviluppare complicanze perinatali e parto cesareo e ha implicazioni a lungo termine nello sviluppo di malattie metaboliche.

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